Fondata probabilmente già nell’VIII secolo a.C. dai Fenici, la città di Cagliari è sempre stata la porta della Sardegna e tutta la gente giunta sull’sola ha stabilito qui il centro del suo potere: dai Punici ai Romani, dai Vandali ai Bizantini, e poi Pisani, Aragonesi e Piemontesi.
Capoluogo della regione, la città si è sviluppata intorno alla collina di Castello (uno dei quattro quartieri storici, insieme a Marina, Villanova e Stampace).
In età bizantina il centro urbano venne spostato in una posizione più interna sulle sponde dello stagno di Santa Gilla e prese il nome di Santa Igia.
Solo a partire dal XIII secolo riprese l’urbanizzazione dell’area dove oggi sorge la città , innanzitutto sul colle noto come Castello e successivamente negli altri tre quartieri posti alle sue pendici.
Oltre alle ricchezze artistiche che punteggiano i quattro quartieri storici, Cagliari, ricca di siti archeologici di notevole rilievo, ospita la più vasta necropoli punica del Mediterraneo, dopo quella di Cartagine: la necropoli di Tuvixeddu, più volte minacciata dall’espansione edilizia, sembra oggi destinata ad essere recuperata e valorizzata per la fruizione collettiva.
La più importante testimonianza della Cagliari romana è l’anfiteatro (I-II sec. d.C.), interamente scavato nella roccia sulle pendici del colle di Buoncammino, nella località nota come Palabanda. Contigui ad esso sono l’orto botanico, fondato nel 1865, che raccoglie oltre 500 specie di piante tropicali e le più caratteristiche piante mediterranee, e la Villa di Tigellio, un interessante complesso di tre domus urbane di età imperiale.
Lungo viale Sant’Avendrace, parte iniziale della principale arteria viaria dell’Isola, che collega Cagliari a Porto Torres, si trova la sepoltura del I sec. d.C. nota come Grotta della Vipera, dall’animale con valenze salvifiche che compare sul frontone scolpito nella roccia. Durante una visita nella città, non si può dimenticare la celebre basilica di Bonaria, di impianto settecentesco, collocata davanti ad una scenografica scalinata, tra le immagini più celebri della città.
Attorno a Cagliari si sviluppa una rete di stagni e paludi che ospita una ricca fauna, permettendo la pratica del birdwatching ogni mese dell’anno: tra i più importanti gli stagni di Santa Gilla e di Molentargius, con le cospicue colonie di fenicotteri. Al suo interno presenta diversi spazi verdi cittadini come il parco di Monte Urpinu, meta ideale per famiglie e sportivi dove è possibile ammirare anatre, pavoni e tartarughe sguazzare nei laghetti e nella cui cima è situato il punto panoramico Belvedere. Degni di nota sono anche i giardini pubblici, testimonianza di parco ottocentesco, il parco della musica, decisamente più moderno e il parco di Monte Claro dove durante l’estate vengono spesso effettuate manifestazioni culturali e artistiche molto apprezzate dai locali e dai turisti.
Per quanto riguarda le spiagge, la più frequentata è sicuramente la spiaggia del Poetto, che si estende per circa 12 chilometri fino al territorio comunale di Quartu Sant’Elena. Adatta sia alle famiglie con bambini che agli amanti degli sport acquatici, la spiaggia è dotata di moltissimi servizi e durante le serate estive il lungomare diventa il centro nevralgico della movida cagliaritana. Imperdibile anche un trekking fino alla Sella del Diavolo, promontorio che separa il Poetto dalla meravigliosa spiaggia di Calamosca, dalla cui cima si ha una vista mozzafiato sul territorio di Marina Piccola.
Tra le più caratteristiche feste dell’Isola c’è la Sagra di Sant’Efisio, che da più di 350 anni ogni 1 Maggio colora le strade della città con i costumi, i canti e i balli di ogni paese della Sardegna in una festa assai sentita dai Cagliaritani, durante la quale si accompagna la statua lignea del santo in processione fino alla chiesetta di Nora, ove secondo la tradizione sarebbe avvenuto il martirio. Cagliari è nota però anche per la sua cucina, che accoglie suggestioni e sapori da tutte le culture con cui è entrata in contatto. Da segnalare, tra i piatti di pesce, due prelibatezze: la burrida, a base di gattuccio di mare in agrodolce,la fregula con le arselle, tipica pasta a base di semola e gli spaghittus cun arrizzonis, ossia degli spaghetti ai ricci di mare, da gustare lentamente per goderne ogni sfumatura di sapore e profumo.