Sassari, è un comune sardo capoluogo dell’omonima provincia. Ex capitale del giudicato di Torres, poi sede della repubblica sassarese, oggi è la seconda città dell’isola per popolazione, dopo Cagliari e conta circa 260.000 abitanti. Capoluogo di Capo di Sopra, si è sviluppata in seguito ad un aggregamento di villaggi distinti, come dimostra la nomenclatura di alcuni monumenti quali San Pietro di Silki, San Giacomo di Taniga, San Giovanni di Boscove. Il nome della città è citato per la prima volta in un antico registro risalente al 1131, ritrovato nel monastero di San Pietro in Silki, ubicato in periferia. La città è divisibile in diverse aree. La zona di Monte Rosello si sviluppa oltre piazza Mercato, all’inizio della via Pascoli, e si collega al primo nucleo di Sassari con un ponte denominato Ponte Littorio, inaugurato nel 1934 e oggi chiamato Ponte Rosello, dove è possibile ammirare la fontana di Rosello, simbolo della città Essa è considerata un’allegoria del fluire del tempo, simboleggiato da dodici bocche e la presenza di quattro statue raffiguranti le stagioni. Il quartiere residenziale di Porcellana si è originato a partire dagli anni ’30 del Novecento per rispondere alle esigenze determinate in quegli anni dalla cospicua crescita demografica. Il nucleo originario della città di Sassari, un tempo delimitato dalle mura e porte risalenti al XII e XIV secolo, si sviluppa intorno al corso Vittorio Emanuele II, che insiste sul tracciato della medioevale Plata de Codinas.
Città che ha dato i natali a personaggi importanti della storia italiana come Enrico Berlinguer, Antonio Segni e Francesco Cossiga, ospita una preziosa pinacoteca e il museo nazionale Sanna, articolato in due sezioni, archeologia e etnografia, che ripercorre la storia dei territori delle province di Sassari, Nuoro, Gallura e Ogliastra dal Paleolitico sino al XVIII secolo. La sezione etnografica comprende una collezione di oggetti demo etnografici sardi che è la più antica del genere nell’isola.
Il territorio è anche ricco di testimonianze archeologiche tra i quali spicca il Monte d’Accoddi, importante sito archeologico della Sardegna prenuragica. Il monumento è tutt’oggi considerato unico nell’intera zona mediterranea e la sua particolarità è data dalla sua struttura associabile alle famose strutture a più piani orizzontali sovrapposti, dette ziqqurat della civiltà mesopotamica.
La chiesa di Sant’Apollinare e la cattedrale di San Nicola di Bari sono invece due degli edifici di culto più interessanti del comune, la prima considerata la più antica di Sassari, la seconda caratterizzata da una sovrapposizione di stili artistici costruita a partire dal XIII secolo.
Sassari è anche sede di alcune delle spiagge più belle dell’isola, tra queste la famosa spiaggia di Platamona, considerata la spiaggia sassarese per eccellenza. Altre imperdibili sono: la spiaggia di Porto Ferro e di Porto Palmas, immerse nella natura è caratterizzate da un mare limpido e cristallino. Da alternare alle spiagge, meritano una visita il Parco di Monserrato, parco storico cittadino e l’Argentiera, considerato un santuario per le attività naturalistiche e per il trekking fa parte del parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna. Al suo interno è possibile visitare l’antico villaggio minerario e la spiaggia Cala dell’Argentiera, usata precedentemente come luogo di scarico delle merci.
Tra gli eventi la Cavalcata sarda è la più conosciuta. Antica manifestazione culturale e folkloristica, si svolge solitamente la penultima domenica di maggio ed è caratterizzata da due momenti principali. Prima la sfilata di gruppi a piedi, a cavallo o sulle traccas, caratteristici carri addobbati con fiori e oggetti della quotidianità, in costume sardo, caratteristico del loro luogo di provenienza. Poi la festa si sposta nell’ippodromo cittadino dove cavalli e cavalieri si esibiscono in pariglie e figure acrobatiche. Tutta la manifestazione è ovviamente accompagnata dai tradizionali canti e balli sardi che si protraggono fino alla notte. Altri eventi degni di nota sono la Discesa dei candelieri, processione religiosa molto sentita dalla popolazione locale che ha luogo la sera del 14 agosto e inserita dal 2013 nel patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’Unesco. Infine, i riti della Settimana Santa, nei giorni di Pasqua, che ricalcano i modelli della tradizione religiosa iberica, eredità della presenza spagnola nel comune di Sassari.
Anche la gastronomia sassarese è importante fattore di attrazione turistica. Tra i piatti più amati troviamo la ciogga minudda, lumachina dal colore chiaro viene cucinata con acqua aceto e sale e aromatizzata con spicchi di aglio e peperoncino rosso. Lo zimino, le interiora di bovino cotte a brace viva. Infine la favata, che consiste in una zuppa a base di fave secche, carne di maiale, cavolo, finocchietto e pomodori secchi. Solitamente gustato tiepido, il piatto viene servito spesso con alcune fette di pane abbrustolito.